Visite





Visita all'azienda biodinamica Pian di Reggi di Rita Malpighi Talla Casentino 10.06.2012


Domenica scorsa nel pomeriggio siamo stati alla tenuta agricola di Rita Malpighi, vicino Talla, nel Casentino.
Appena arrivati ci ha accolto con solare gentilezza e un gran piattone di fragole dolci fatto per noi.
Eravamo immersi nel verde, in basso il suo orto, 3 ettari di terreno felicemente coltivato, pieno di piante di piselli, insalate, pomodori, patate, melazane, fagioli e cugini fagiolini, sedano, sedano rapa e chi più ne ha più ne metta.
Allora Mario Shanti ha iniziato la più deliziosa scorpacciata di piselli della sua vita, mentre noi passeggiavamo con Rita e ascoltavamo i suoi racconti, della collaborazione con un ristorante della zona per fornire alcuni ortaggi 'su misura', del campo di lamponi, messo su con un amico manager, delle carote che impiegano 40 giorni solo a spuntare, dell'infuso di equiseto e ortica, buono per sostenere le piante e liberarle da alcune altre più infestanti, dell'importanza che lei dà alla qualità della terra - e la rosa rugosa, tenera e profumata, che spuntava qua e là.
Camminando camminando, son venuti fuori alcuni segreti di coltivatrice, come l'utilità di coltivare vicine zucche e insalate, o delle nostre curiosità, quando abbiamo visto una specie di sedano in fiore, allora Rita ci ha spiegato che coleva farlo fiorire per raccoglierne i semi con cui fa il suo celebre ketchup, e anche, non solo da questo ultimo dettaglio abbiamo sentito la cura con cui questa bella donna dinamica e volitiva si dedica alle sue piante, una cura che rispetta la ciclicità della natura, anzi che sa armonizzarsi con i ritmi naturali, che sa diventarne parte.

Rita si è detta disponibile agli ordini del nostro gas, già collabora con alcuni e ci ha dato termini di riferimento la terza domenica del mese, alla fierucola, ma anche la prima, x un mercato contadino che inizierà da settembre, presso piazza SS. Annunziata.
Poi, siamo andati a vedere un pò di frutteto: alberi di mele, pere, prugne, pesche, ciliegie - molti di questi, in varietà antiche, da poco ricatalogate in occasione di sue collaborazioni con centri universitari - e, ancora, la più recente zona dei frutti di bosco  e tutto intorno, fragoline spontanee a far da contorno a questo semplice florido eden.



Insomma, è stato un bel tempo, questo passato con Rita, un tempo lento, curioso, dialogato, odoroso, rilassato, sorriso. . . .Che altro dire, se non perchè nn siete venuti!!!!!!!!???

Lucia


Il documento che segue è l'autocertificazione utilizzata nel progetto della garanzia partecipata. Data la sua cronica mancanza di tempo, non ho ritenuto di tediarla con la compilazione della nostra scheda, ritenendo esaustiva questa.










Relazione visita Azienda zootecnica Fonte ai Serri -Poppi 2.06.2012




























http://www.carne-biologica.it/
2 giugno 2012- partecipanti: Cristina Marcato, Sandro Cicali
Oggi Sandro e io, spinti da spirito d'iniziativa gasato e dalla
constatazione che la nostra dieta si sta trasformando senza volere in
vegetariana, ci siamo avventurati alla conoscenza di uno dei
produttori che avevamo indicato nella penultima riunione.
Ci ha accolto Anna, una giovane donna dall'aspetto di un'atleta di
mezzo fondo che ci ha passeggiato e illustrato la loro attività.
Abbiamo visto stalle loft, fieno vero, sane e belle fattrici allo
struscio con i vitellini tra ginestre e rose canine fiorite, cavalli
affettuosi, maialini di cinta voraci, e una casa uscita da una fiaba,
tra fioriture rigogliose. Un posto incantevole. Poi che c'entra, siamo
andati a visitare i campi dove coltivano i foraggi, la concimaia, il
laboratorio..e abbiamo capito che i ragazzi ci tengono e ci credono!
Da più di 20 anni sulla breccia del biologico, prima nel Mugello e poi
in Casentino, con le pecore finchè i figlioli erano piccoli e stavano
più o meno calmini e poi via via il passaggio alla mansuetudine e
indipendenza della vacca, anche se, sappiatelo, la chianina c'ha
caratterino! Producono quasi tutta la biada: orzo, fave, crusca. Il
mais lo comprano bio. Ai vitellini danno anche la soya ma non ha
specificato se bio o no. Hanno il loro mulino e macinano i cereali e
legumi per l'alimentazione animale e per l'autoconsumo per il quale
coltivano grani antichi, allevano una varietà di conigli amichevoli e
resistenti alle malattie, galline e orto concimato a gogò. Sono
orgogliosi delle loro triple certificazioni: ICEA, IGP, garanzia
partecipata. Ce l'hanno sodo con i vegani e il seitan. Ci spiegano
l'integrazione fra certificazione biologica e IGP (indicazione
geografica tipica). Quest'ultima molto garantista sulla tracciabilità.
Per cui quando metteremo sullo gratella la bisteccozza sapremo se è
nata e cresciuta lì tramite l'apposito numerino
identificativo...Sandro suggerisce..l'identificazione genetica! Ossia:
alla nascita al vitellino viene prelevato un ciuffo di pelo. Quando lo
porteranno al mattatoio gli verrà prelevato un altro ciuffo al quale
verrà fatto l'esame del dna. Se il risultato non corrisponde lo
rifiutano.
Sembra che ci tengano molto alla qualità della vita di Evelina, Nocina
e compagnia e per questo il cibo è buono, le stalle confortevoli e
pulite, il pascolo spazioso e ameno e al macello i vitelli vengono
accompagnati dal padrone e vi si avviano fiduciosi. Da qui nasce il
detto che l'uomo è traditore.
Le macellazioni cominceranno a settembre fino a maggio per cui per ora
scordatevi la bistecca.
L'impressione generale è buona.
tanti saluti da noi












 
Relazione visita Fattoria di Balatro



Il giorno 30 giugno 2012 siamo andati a visitare la Fattoria di Balatro posta in via di Picille - Antella. Presenti: Cristina P e M, Teresa e suo figlio, Sandro, due amiche di Cristina M in visita a Firenze, un'amica di Cristina P.
La fattoria è gestita da Pierluigi, la moglie Lalla e un operaio con contratto a tempo indeterminato. Producono olio, vino, uova e da quest'anno hanno ampliato l'orto per la vendita diretta e la fornitura a Natura in casa. La visita comincia con la necessaria conoscenza dei numerosi cani da guardia, prosegue nel bellissimo giardino, tenuto benissimo, con una grande varietà di alberi da frutto e fiori. Dopo aver passato la costruzione del vecchio pozzo arriviamo all'orto in vasca, un'originale orticello creato all'interno di antiche vasche da bagno e sormontato da uno spaventapasseri che rende l'atmosfera un po' fiabesca. Si apprezza il riciclaggio ma si esprimono dubbi sulle vecchie vernici, notando che gli ortaggi non sembrano godere di ottima salute. Passiamo accanto all'antico lavatoio per arrivare al grande pollaio dove scorrazzano galline e oche. La loro alimentazione è composta da resti dell'orto, di cucina e mangimi (granaglie composte da soya e mais) provenienti da un vicino fornitore non certificato.
Passiamo in cantina dove Piero ci fa assaggiare il nuovo vino rosé di ottima qualità e ci spiega il motivo dell'assenza della dicitura «biologico» sull'etichetta dei bag in box. Ogni passaggio della produzione vinicola deve essere certificato per poterla apporre. Al momento loro hanno la coltivazione certificata ma non la vinificazione per la quale adottano comunque le attenzioni e le normative relative al biologico. Infatti sono in corso le pratiche per ottenere anche la seconda certificazione. Per l'olio invece sono in regola.
Andiamo a visitare l'orto. Notiamo la scelta di pacciamare con i teli di plastica nera. Ci dicono che la plastica non si sgretola e che loro la tolgono e la rimettono ogni anno. Facciamo notare che comunque il ciclo vita della plastica alle intemperie è breve e che anche se non rimane sulla terra, è un peso ambientale come rifiuto. Suggeriamo loro l'utilizzo della pacciamatura di mater bi (prodotto dai rifiuti della lavorazione del mais e completamente biodegradabile). Le verdure sono concimate con il letame degli animali presenti in fattoria e irrigate con il goccia a goccia.
L'impressione generale è che utilizzino un sistema «contadino» poco aggiornato da nuove conoscenze e attenzioni che ritroviamo in altri produttori. Che ci sia una certa rigidità che non depone a favore della possibilità di contaminazioni culturali reciproche.

Punti di forza:
- vino con buon rapporto qualità/prezzo
- vicinanza

Punti deboli:
- galline allevate a terra ma con uova non biologiche
 conducono sin lì
- orto troppo tradizionale
- scarso interesse per l'economia solidale: gruppi di acquisto, progetti di qualità (Fresco in città, Coop Liberamente), relazione e passaggio d'informazioni tra produttori (Garanzia partecipata, visite a fattorie ed orti della zona)




VISITA PODERE SU PIRASTU - VILLAPUTZU - SARDEGNA 23/25 LUGLIO 2012



Le visite a Piero Lombardo sono sempre una festa. Ci si sente così privilegiati a poter percorrere quelle bellissime strade d'asfalto rosa tra
 boschi e graniti. Questa è la mia terza visita, stavolta con il peggio Sandro.
Piero vive con Angela, sua madre: una leggenda! Un connubio tra una antica madre/terra e una moderna e aggiornatissima agronoma e fitoterapeuta, . Angela partecipa attivamente a tutte le attività dell'azienda e ne è il motore diesel. Instancabile, appassionata, con una profonda conoscenza di ogni presenza vegetale della sua amata terra e di tutti i suoi frutti con i quali intrattiene un rapporto «familiare», sono tutti suoi figli! E si nota dalla gioia e la soddisfazione con la quale controlla la nascita e la propagazione di ogni piantina che con le sue cure, la buona terra e l'ottimo clima non potrebbe avere luogo migliore in cui vivere!





La zona tra Villaputzu e Muravera, che si trova nella fascia costiera a sud est, è agrumicola. Piero produce principalmente arance navel, limoni, clementini. Da quest'anno sta cercando di differenziare la produzione. Ha messo in funzione 8/10 cumuli per le orticole e ha una vastissima area dedicata alla produzione di fragole e il frutteto. Concima con stallatico, lupini, biotriturato delle sue potature. Tutto serve e viene utilizzato. Le galline si contendono con il compost gli scarti vegetali. I datterini che nascono nei suoi cumuli sono i più dolci che abbia mai mangiato.

Nessun commento: