lunedì 16 giugno 2014

G.A.S.

G come Gruppo
I GAS sono composti da un numero variabile di nuclei familiari, che va da 4-5 unità per i più piccoli, a più di 400 per i più grandi. La dimensione di gruppo dei GAS è uno dei suoi aspetti fondamentali. Molto spesso è infatti proprio la possibilità di potersi confrontare con altre persone rispetto alle proprie scelte di consumo, ai prodotti esistenti, alle aziende conosciute, che spinge i consumatori che hanno un approccio critico al consumo a farne parte.
La condivisione delle conoscenze permette di ridurre notevolmente la difficoltà e la fatica di reperire informazioni, che è uno degli aspetti più problematici del consumo critico. Le riunioni dei GAS, che nei diversi gruppi hanno cadenze molto diverse, da una alla settimana a una ogni 6 mesi, sono molto spesso teatro di lunghe discussioni sulla bontà di un certo prodotto, sulla affidabilità di un certo produttore o sulla opportunità di scegliere un elettrodomestico piuttosto che un altro.
Altro elemento importante della dimensione di gruppo è quella di incontrare altre persone con idee simili alle proprie. In un contesto sociale in cui il consumismo sembra essere il solo approccio possibile, la possibilità di incontrare altre persone che hanno invece un approccio critico, viene percepito come una grande ricchezza, testimoniata dal fatto che quasi sempre gli incontri terminano con spuntini o altri momenti conviviali che dimostrano un piacere dello stare insieme che va oltre il bisogno di organizzare concretamente gli acquisti.
A come Acquisto
Anche se con il passare del tempo la loro funzione si è arricchita progressivamente di componenti culturali, la ragione per cui i GAS sono nati e continuano a vivere è quella di acquistare prodotti con determinate caratteristiche, da produttori conosciuti, a prezzi accettabili.
I prodotti acquistati, che vengono scelti in maniera autonoma da ciascun gruppo, sono i più vari. Normalmente il volume di acquisti maggiore è quello relativo agli alimentari a lunga conservazione (farina, pasta, riso, olio, miele, conserve, marmellate, vino, biscotti, salumi, legumi, caffè), ma vengono acquistati anche alimenti freschi (formaggi, frutta, ortaggi, carne, burro, latte, uova, pane), prodotti per la casa (detersivi, vernici e colori), detergenti e cosmetici, abbigliamento (in particolare biancheria e scarpe).
La scelta dipende dai bisogni e dalla capacità organizzativa dei partecipanti, infatti mentre per i prodotti a lunga conservazione sono sufficienti anche un paio di ordini l'anno, per il fresco sono necessari ordini e consegne molto frequenti, che richiedono notevoli capacità organizzative e di coordinamento del gruppo. Per quanto riguarda i servizi, verso i quali da parte dei GAS, soprattutto quelli più strutturati e consolidati, si sta sviluppando un crescente interesse, sono state avviate delle sperimentazioni che riguardano la telefonia con il progetto "Cambia banda" e la fornitura di energia elettrica con il progetto GAS Energia (in .pdf), che sembrano molto promettenti.

S come Solidale
La solidarietà è l'aspetto che distingue i GAS dalle molteplici esperienze di gruppi di acquisto nati con l'unico scopo di ridurre il prezzo finale per il consumatore. Ciononostante è ancora l'elemento su cui i "gasisti" si stanno ancora interrogando di più. Sulla carta, la solidarietà di cui parla il nome è nei confronti dell'ambiente, grazie alla scelta di prodotti a basso impatto ambientale, nei confronti dei produttori, per il rapporto diretto che si instaura, e con gli altri membri del gruppo, che si concretizza nel lavoro volontario che ciascun partecipante mette periodicamente per raccogliere degli ordini, scaricare il camion, distribuire i prodotti, ecc.
Tuttavia l'interrogativo posto da un produttore di polli ad un incontro con i gruppi d'acquisto in Veneto, continua a rimanere aperto: "Se arriva la volpe e mi mangia i polli, e io non posso più vendervi la carne che voi mi avevate ordinato, dove si vede la solidarietà?". Se l'orizzonte di riferimento è quello di una condivisione del rischio da parte del consumatore, e dunque in questo caso di un pagamento anticipato della carne da parte dei consumatori, che viene restituito solo in parte nel caso in cui la volpe mangi i polli, la strada da fare è ancora lunga, anche se alcuni esperimenti pilota in questo senso sono stati avviati. Ed è comunque innegabile che il mercato e la continuità di rapporto che i GAS garantiscono, permette di sopravvivere a molte piccole aziende che rivolgendosi solo alla grande distribuzione avrebbero notevoli difficoltà.

La scelta dei produttori
I GAS prestano una particolare attenzione alla selezione dei fornitori, in quanto è considerato fondamentale il rapporto di fiducia che si deve instaurare fra produttori e consumatori. Nella maggioranza dei casi prima di scegliere un fornitore uno o più membri del gruppo visitano la sua azienda per vedere da vicino come lavora, o ne raccolgono informazioni presso altri GAS che hanno già instaurato un rapporto diretto. Per quanto riguarda le aziende agricole, la maggior parte dei GAS richiede che siano in possesso della certificazione biologica e privilegiano aziende del proprio territorio e di dimensioni medio - piccole. Negli ultimi tempi si sta imponendo un movimento di produttori e consumatori che auto certifica le aziende di fiducia. (vedi garanzia partecipata). Le relazioni con i GAS di altre parti d'Italia permettono di reperire i prodotti non presenti sul proprio territorio, potendo comunque contare sull'aiuto di altre persone che, condividendo la filosofia di fondo, ne garantiscono la qualità.